martedì 8 ottobre 2013

L’irredentismo di ieri



La Prima Guerra Mondiale ed il suo tempo
L’irredentismo di ieri

Tenendo ben presenti le premesse che abbiamo fatto precedentemente, intendiamo rispondere ai luoghi comuni di oggi, argomentando il fenomeno irredentista del tempo.
Oggi, in questa società annoiata e senza valori, il fenomeno dell’irredentismo, può farci sorridere, ma questo era ad inizio 1900 un fatto molto sentito. A qual tempo, l’Italia era un’entità fortemente sentita anche da tutti coloro che pur non essendo geograficamente e politicamente cittadini italiani, si sentivano tali per affinità all’Italia. E’ un fenomeno, che trova termine durante la Seconda Guerra Mondiale, ma come abbiamo detto, a inizio ‘900 è fortissimo e tenuto in altissima considerazione dalla maggioranza della società di allora.

Ma che cos’è il fenomeno irredentista ?
Con il termine irredentismo, si indica l'aspirazione di un popolo a completare la propria unità territoriale nazionale, acquisendo terre soggette al dominio straniero (terre irredente) sulla base di un'identità etnica o di un precedente possesso storico provato.


Chiaramente alla scuola d’oggi, ai nostri ragazzini non si parla di questi argomenti o di questi Eroi. È tutto ciarpame, considerato obsoleto, superato, …addirittura un refuso dell’epoca fascista ! Proviamo a chiedere agli insegnanti più giovani, o ai ragazzini di 15 anni fuori dai licei.

Per la cronaca, irredentismo e fascismo, sono fenomeni separati cronologicamente alla nascita da quasi due generazioni, ma si vuole far confusione !
L'espressione "terre irredente" infatti, cioè non liberate, fu utilizzata la prima volta dal patriota e uomo politico italiano Matteo Renato Imbriani, nel 1877, ai funerali del padre Paolo Emilio, e un giornalista viennese per deriderlo sulla stampa austriaca, lo definì subito "irredentista" !!!

Nazario Sauro, Cesare Battisti, Guglielmo Oberdan ad esempio, sono eroi irredentisti, martiri, caduti per la loro Patria Italia. Sono esempi che sarebbe il caso di valorizzare e trasmettere alle nuove generazioni. Alti ideali comuni, generosità, sacrificio personale, i valori espressi da questi Uomini… e sono valori che non passano di moda, e servirebbero anche oggi, a combattere l’egoismo, il materialismo, il vuoto morale e la noia in cui sono ormai immersi i nostri ragazzini.
Sauro, Battisti e Oberdan sono citati anche nella canzone La leggenda del Piave

Oggi si ama fare sondaggi popolari per avallare la scelta di nomi quali Bettino Craxi o altri “statisti e politici”, alla toponomastica cittadina. È una moda ! Sembra che tutti i comuni debbano avere una via o una piazza intitolata a questo o quell’uomo. Commercialmente parlando, questo succede quando l’articolo che si reclamizza da vendere è difettoso all’origine, perché se fossimo una Nazione seria, non ci sarebbe bisogno di sondaggi o di giustificazioni politiche e culturali per in-titolare una via o un viale ad uno dei tanti Eroi che abbiamo avuto, si tratta di rivalutarli, di renderli “utili” alla società d’oggi…
La nostra è una società che da troppo tempo, cresce con gli esempi sbagliati, e i risultati si vedono :
Non è possibile avere in televisione la presenza costante di ladri, corrotti e farabutti e poi interrogarsi come mai i giovani vengono su male e pensano solo al denaro. Torniamo a proporre loro dei modelli “normali” e anche i giovani torneranno ad esserlo. Ad esempio, credo che non si possa restare indifferenti alla lettera testamento di Nazario Sauro. Sono parole quelle del Patriota. scritte in favore della libertà, dell’altruismo, della coerenza e dell’Italia; sono o non sono argomenti attuali anche oggi? E allora perché non vengono lette e discusse nelle scuole ? Perché nessuno le ricorda più ?

Alberto Conterio

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